RATTUS RATTUS RATTO NERO COMUNE
Il ratto nero o ratto comune (Rattus rattus ) è un mammifero roditore appartenente alla famiglia Muridae.
È inserita nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.
Un tipico rattus rattus adulto misura dai 12 ai 18 cm, a cui si devono aggiungere fra i 15 e i 22 cm di coda. Il peso si aggira attorno ai 200 g, tuttavia non sono rari esemplari di 300 g. I maschi sono generalmente più grossi e robusti rispetto alle femmine. Il pelo, come intuibile dal nome comune, è di colore nero, con tendenza a schiarirsi nella zona ventrale: le popolazioni locali presentano caratteristiche sfumature di bianco, grigio e bruno su dorso e ventre. Il tarso e la zampa vera e propria sono glabri e di colore carnicino-nerastro, mentre la coda, ricoperta di radi peli, è scagliosa e dello stesso colore delle zampe. Il muso appuntito è glabro e rosato, così come le orecchie di media grandezza. Gli occhi sono neri. Sul muso sono presenti lunghe e sensibili vibrisse. I ratti neri vivono in gruppi misti comprendenti numerosi esemplari di ambedue i sessi. Le femmine sono più aggressive rispetto ai maschi e tendono a spostarsi di meno nell’ambito del territorio che ciascun gruppo delimita e che misura in genere circa un centinaio di metri quadrati. Questi animali sono attivi a tutte le ore, ma presentano picchi di attività principalmente dopo il tramonto: durante il giorno, i ratti neri tendono a riposarsi in nidi voluminosi e di forma globulare, costruiti con steli d’erba e foglie, situati generalmente in alto, ad esempio fra le fronde di un albero o ai piani alti di un edificio (in particolare nelle soffitte. Per muoversi a grandi altezze, il ratto nero utilizza la lunga coda come un contrappeso durante i suoi movimenti, per mantenere l’equilibrio ed evitare di cadere. Il ratto nero è prettamente erbivoro: si nutre in prevalenza di cereali, frutta e granaglie, depredando i silo nelle aree rurali e portuali e causando danni anche ingenti, in quanto contamina il cibo con urina ed escrementi, rendendosi così veicolo di numerose malattie come la leptospirosi, salmonellosi e rabbia. All’occorrenza, il ratto nero non disdegna di nutrirsi anche di insetti o di altri invertebrati, mangiando in caso di necessità qualsiasi cosa riesca a digerire.
Generalmente, un ratto nero di medie dimensioni consuma 15 g di cibo e 15 ml di acqua al giorno.
I ratti neri non hanno un periodo riproduttivo preciso, ma le femmine possono riprodursi durante tutto l’anno (con picchi in estate ed autunno), dando alla luce fino a cinque nidiate l’anno se le condizioni climatiche lo consentono. La gestazione dura poco meno di un mese, al termine del quale viene dato alla luce un numero di cuccioli variabile fra i 5 ed i 12. Il ratto nero raramente vive più di un anno in natura, mentre in cattività raggiunge i quattro anni di vita.
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